Le danze tipiche
I Balli e le Danze che il gruppo presenta nelle sue rappresentazioni erano l’elemento base di tutte le festività, sia familiari che comunitarie; al centro il coro a cinque voci ed intorno uomini e donne, tenendosi per mano, scandivano il ritmo del canto con rapidi passi. Oggi il ballo viene eseguito pure al ritmo dell’organetto diatonico, del triangolo, dell’armonica a bocca e dello scacciapensieri; nel proprio repertorio il Gruppo ha i Balli Tipici della Gallura come l’arcaico “baddu cantatu”, “lu baddu a passu” che imita un incedere ritmato, anche se con varianti proprie, ai balli di diversi popoli dell’area mediterranea; il saltellante e brioso “baddittu” in cui l’allegria e la gioia del popolo gallurese trova la massima espressione, “la danza” ricca di intrecci dei corpi e braccia, unica nel suo genere; “lu dui in tre” e “lu tre in cincu” incrocio continuo di gambe e di piedi; “la danza cun dui passi di baddittu” ed il trascinante “passu trincatu”.
Descrizione delle danze e loro significato
Le danze Sarde con la base principale della “Carola” o “Cerchio”, sono manifestazione di solennità e di festeggiamento più che di divertimento individuale, hanno cioè significato di parata. La variante principale è il distacco della coppia di ballerini che compie a braccetto e in senso orizzontale diverse evoluzioni di bravura, in armonia con tutte le altre coppie componenti il Gruppo. La “Carola” ha un numero illimitato di coppie.
Baddu Tundu: danza antichissima in quanto veniva eseguita quando ancora non esisteva alcuno strumento musicale. Questa Danza era l’elemento base di tutte le festività familiari e popolari, sia che si svolgesse nelle piazze del paese o negli stazzi il ritmo è identico. Al centro i cantori ed intorno uomini e donne alternati, tenendosi per mano con le braccia incrociate, ondeggiavano leggeri con passi laterali e piccole soste scandendo il ritmo del canto.
Baddu a Passu: Il ritmo della danza ora viene dettato dall’organetto che sostituisce i cantori, trascina chi danza a ricercare nuove variazioni più coreografiche, pur restando come base la disposizione a cerchio a “guisa dell’ormos” (collana dei greci, come usavano i Cartaginesi). Il cerchio probabilmente era simbolo di unità, di fratellanza e come tale rappresentava un rito propiziatorio fatto da tutta la comunità.
Baddittu: La danza con la base principale della carola acquista vivacità e scioltezza. La variante principale è il distacco della coppia che compie a braccetto diverse evoluzioni di bravura in armonia con tutte le altre coppie.
Lu dui in tre: così chiamato perché si fa in tre tempi e si ripete continuamente; due battute sul piede sinistro ed una terza sul destro seguite da una sensibile pausa, ne risulta questa volta un intreccio fatto con movimenti veloci dei piedi. Si svolge in uno spazio molto stretto che evidenzia la bravura dei ballerini, viene eseguito con una coreografia a linee geometriche.
La Danza: ciò che caratterizza la danza, che si esegue in tre movimenti base, è un rapido dansè, intreccio rapido di braccia e di corpi che alla fine ritornano nella posizione originale. Il passare e ripassare sotto le braccia innalzate ad arco è un saggio che le coppie vogliono dare della loro bravura.
Lu tre in cincu: simile a “Lu dui in tre” ne differisce perché si compone di cinque tempi che rendono più complessi gli intrecci dei piedi e mettono in maggiore evidenza l’abilità dei ballerini.
Passu trincatu: questa danza piuttosto saltellata rientra nel filone dei balli in origine cantati ed è espressione tipica del mondo pastorale sardo.
La danza cun dui passi di baddittu: in questa danza i movimenti e le figure si alternano sui passi della Danza e di Lu Baddittu.
Passu torrau: ballo con andatura seria e solenne, eseguito in tutta la Sardegna. La figura base, il cerchio, può snodarsi in altre coreografie per ricomporsi nell’elemento rituale.
Baddu a trunfa o Seriu: Una danza molto composta che viene eseguita con uno strumento di piccole dimensioni “La Trunfa” o “Scaccia pensieri” che dà alla danza stessa un fascino particolare.